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RECENSIONE KEF R7 Meta

Pubblicato il: 08/02/2024 17:08:06, nella sezione Recensioni

Eccoci ancora presso lo showroom Consound intenti ad ascoltare e commentare alcuni dei migliori prodotti che offre il nostro amato settore. Sotto la lente il diffusore da pavimento Kef R7 Meta.

Il prodotto è brevemente descritto dal Prof. sul canale You Tube Consound al quale vi rimando e dal quale estrapolo i commenti riferibili alle pure sensazioni di ascolto.

Premetto che gli ottimi Kef sono stati preceduti dagli altrettanto ottimi ma profondamente differenti Fyne Audio Classic VIII di fascia di prezzo paragonabile e dalle Audiovector R3 Arreté che costano n volte tanto. Non possiamo negare a noi stessi appassionati quanto la consequenzialità degli ascolti sia fortemente condizionante e bisogna quindi considerare che le Fyne offrono un medio apertissimo e iper informativo (a qualcuno, su alcuni modelli, risulta fin eccessivo) e le Audiovector R3 Arreté sono un campione nella fascia di prezzo tre volte superiore alle Kef R7 Meta.

 

Ascolti del Prof.

Fatta la doverosa premessa passo a riportare le impressioni di ascolto del Prof., prese pari pari dalla video recensione che pubblichiamo contemporaneamente sul canale You Tube Consound.

Il Prof. riscontra un suono dotato di personalità, che alle sue orecchie non corrisponde alla perfetta neutralità esibendo la gamma alta e altissima in modo particolarmente controllato, un pochino attenuata, esibendo un suono morbido che potrà quindi piacere moltissimo a qualcuno e invece non piacere ad altri a seconda dei gusti e degli accoppiamenti con le elettroniche. In particolar modo ha apprezzato maggiormente l’abbinamento con il più veloce e preciso dei finali utilizzati che consente di percepire meglio i dettagli e i microdettagli piuttosto che con l’altro più orientato sull’impatto e sul medio e sul medio-basso. Questi sono diffusori che secondo il Professore, grazie anche alla configurazione degli altoparlanti, producono una scena acustica molto bella, particolarmente estesa in larghezza e in altezza. Anche in profondità se la battono bene anche se non ritiene che siano campioni rispetto ad altri come ad esempio gli Audiovector R3 Arreté provati da poco. La scena acustica è molto soddisfacente. I Kef R7 Meta offrono un contenuto dalle medie alle basse frequenze importante con, ad alto volume, un impatto del medio basso veramente notevole. Il basso profondo non è particolarmente in evidenza però è assolutamente soddisfacente. Andando verso le alte il Professore ribadisce che il suono tende a diventare riposante anche quando abbinato ad amplificazioni analitiche, evidenziando che si tratta in ogni caso di un suono veramente bello sebbene, a suo personale giudizio, trova che questi diffusori possano riprodurre meglio certi generi di musica rispetto ad altri; non ascolterebbe con questi diffusori generi tipo heavy metal, rock, musica da discoteca, privilegiando invece la classica e il jazz. A suo avviso qui si va incontro alla necessità di pensare bene agli accoppiamenti, sia tra diffusori ed elettroniche, sia tra la catena e la stanza di ascolto in quanto quest’ultima può enfatizzare ulteriormente questa tendenza a portare indietro le frequenze alte oppure al contrario compensarla. Insomma un diffusore che va pensato, va preso a ragion veduta, da ascoltare ma se si riesce a mettere assieme una catena equilibrata in una stanza adatta dà un suono estremamente soddisfacente che, assolutamente, val la pena di ascoltare come tutti i prodotti Kef, ditta storica che ha sempre fatto prodotti interessanti.                 

 

Ulteriori commenti di Stefano

Personalmente ascoltando queste R7 Meta riconosco il suono Kef che mi ha convinto con tanti altri modelli. Il baricentro timbrico tende verso le note più gravi ma non mancano sfumature e dettagli e l’ascolto delle Fyne Audio Classic VIII e delle Audiovector R3 Arreté con le loro caratteristiche sicuramente mi hanno condizionato nel percepire molto più intensamente la deviazione verso il calore rispetto alla perfetta neutralità che però a mio giudizio non si allontana di più dal centro rispetto ad esempio alle Fyne che vanno in direzione opposta.

C’è chi non è minimamente interessato alla ricostruzione prospettica…io invece ne vado matto e sono quindi estremamente gratificato dallo sviluppo nelle tre dimensioni offerto da questo diffusore, decisamente superiore alla media e complessivamente non inferiore ai concentrici Fyne (fortissimi da questo punto di vista). Non solo le dimensioni ma anche la messa a fuoco è degna di nota come pure la tendenza dei diffusori a “scomparire”, come diciamo noi appassionati. Sempre a proposito di “condizionamento relativo”, gli Audiovector R3 Arreté sembrano riuscire a dare ancora di più in termini di profondità ma è giusto evidenziare che tali diffusori hanno probabilmente regalato, per questo specifico parametro (al momento) la migliore prestazione in assoluto registrata nello showroom Consound.

La gamma media risulta pulita e naturale, leggermente meno in evidenza della gamma medio/bassa (almeno in questo specifico ambiente di ascolto, ma non è detto…) ben informativa e decisamente all’altezza di un diffusore economicamente già impegnativo (intorno ai 5000€…non proprio bruscolini) sebbene non esplicita quanto quella delle Classic VIII di Fyne che risultano più agili e aperte.

E’ interessante paragonare questi due diffusori perché sono offerti a prezzi abbastanza comparabili.

In gamma altissima le Fyne esibiscono un legame enormemente coerente con la gamma media della quale l’alto appare come naturale estensione senza soluzione di continuità (un punto di estrema forza in questi diffusori). Le Kef rispondono con una coerenza superiore alla media anche se forse leggermente inferiore alle Classic ma con una rifinitura in alto a mio avviso leggermente superiore alle Fyne sebbene le alte delle Kef restino comunque mai aggressive e non meccaniche.

In gamma bassa le Kef esibiscono potenza ed impatto da vendere, ottima articolazione, un’estensione adeguata e capacità di riprodurre una pressione acustica indistorta notevolissima. Da questo punto di vista, per immanenza, potenza e coinvolgimento emotivo sono significativamente superiori alle Fyne, pur non potendo trascurare le implicazioni derivanti dall’interazione con l’ambiente di ascolto, tutte da verificare per sfruttare al massimo queste torri…in ogni caso per immanenza, potenza e coinvolgimento nella musica sinfonica (o similari) il vantaggio esibito in gamma bassa da Kef è significativo. 

Diffusori questi Kef che personalmente promuovo in particolar modo per l’eccellente scena acustica e per la naturalezza di emissione. Per sfruttarli al meglio, suggerirei l’abbinamento a sorgenti, amplificazione e cablaggio aperte e informative in gamma medio alta pur ricordando, come d’uso, che quasi sempre ben prima di pensare alle “rifiniture” è necessario considerare il preponderante peso dell’interazione del diffusore con l’ambiente di ascolto.    

Buon divertimento
Stefano - Consound   

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