Eccoci ancora
presso lo showroom Consound intenti ad ascoltare e commentare alcuni dei
migliori prodotti che offre il nostro amato settore. Sotto la lente il
diffusore da pavimento Kef R7 Meta.
Il prodotto è brevemente
descritto dal Prof. sul canale You Tube Consound al quale vi rimando e dal
quale estrapolo i commenti riferibili alle pure sensazioni di ascolto.
Premetto che
gli ottimi Kef sono stati preceduti dagli altrettanto ottimi ma profondamente
differenti Fyne Audio Classic VIII di fascia di prezzo paragonabile e dalle
Audiovector R3 Arreté che costano n volte tanto. Non possiamo negare a noi
stessi appassionati quanto la consequenzialità degli ascolti sia fortemente
condizionante e bisogna quindi considerare che le Fyne offrono un medio
apertissimo e iper informativo (a qualcuno, su alcuni modelli, risulta fin
eccessivo) e le Audiovector R3 Arreté sono un campione nella fascia di prezzo
tre volte superiore alle Kef R7 Meta.
Ascolti del
Prof.
Fatta la
doverosa premessa passo a riportare le impressioni di ascolto del Prof., prese
pari pari dalla video recensione che pubblichiamo contemporaneamente sul canale
You Tube Consound.
Il Prof.
riscontra un suono dotato di personalità, che alle sue orecchie non corrisponde
alla perfetta neutralità esibendo la gamma alta e altissima in modo
particolarmente controllato, un pochino attenuata, esibendo un suono morbido
che potrà quindi piacere moltissimo a qualcuno e invece non piacere ad altri a
seconda dei gusti e degli accoppiamenti con le elettroniche. In particolar modo
ha apprezzato maggiormente l’abbinamento con il più veloce e preciso dei finali
utilizzati che consente di percepire meglio i dettagli e i microdettagli
piuttosto che con l’altro più orientato sull’impatto e sul medio e sul
medio-basso. Questi sono diffusori che secondo il Professore, grazie anche alla
configurazione degli altoparlanti, producono una scena acustica molto bella, particolarmente
estesa in larghezza e in altezza. Anche in profondità se la battono bene anche
se non ritiene che siano campioni rispetto ad altri come ad esempio gli
Audiovector R3 Arreté provati da poco. La scena acustica è molto soddisfacente.
I Kef R7 Meta offrono un contenuto dalle medie alle basse frequenze importante
con, ad alto volume, un impatto del medio basso veramente notevole. Il basso
profondo non è particolarmente in evidenza però è assolutamente soddisfacente.
Andando verso le alte il Professore ribadisce che il suono tende a diventare
riposante anche quando abbinato ad amplificazioni analitiche, evidenziando che
si tratta in ogni caso di un suono veramente bello sebbene, a suo personale
giudizio, trova che questi diffusori possano riprodurre meglio certi generi di
musica rispetto ad altri; non ascolterebbe con questi diffusori generi tipo
heavy metal, rock, musica da discoteca, privilegiando invece la classica e il
jazz. A suo avviso qui si va incontro alla necessità di pensare bene agli
accoppiamenti, sia tra diffusori ed elettroniche, sia tra la catena e la stanza
di ascolto in quanto quest’ultima può enfatizzare ulteriormente questa tendenza
a portare indietro le frequenze alte oppure al contrario compensarla. Insomma
un diffusore che va pensato, va preso a ragion veduta, da ascoltare ma se si
riesce a mettere assieme una catena equilibrata in una stanza adatta dà un
suono estremamente soddisfacente che, assolutamente, val la pena di ascoltare
come tutti i prodotti Kef, ditta storica che ha sempre fatto prodotti
interessanti.
Ulteriori commenti
di Stefano
Personalmente
ascoltando queste R7 Meta riconosco il suono Kef che mi ha convinto con tanti
altri modelli. Il baricentro timbrico tende verso le note più gravi ma non
mancano sfumature e dettagli e l’ascolto delle Fyne Audio Classic VIII e delle
Audiovector R3 Arreté con le loro caratteristiche sicuramente mi hanno
condizionato nel percepire molto più intensamente la deviazione verso il calore
rispetto alla perfetta neutralità che però a mio giudizio non si allontana di
più dal centro rispetto ad esempio alle Fyne che vanno in direzione opposta.
C’è chi non è
minimamente interessato alla ricostruzione prospettica…io invece ne vado matto
e sono quindi estremamente gratificato dallo sviluppo nelle tre dimensioni offerto
da questo diffusore, decisamente superiore alla media e complessivamente non
inferiore ai concentrici Fyne (fortissimi da questo punto di vista). Non solo
le dimensioni ma anche la messa a fuoco è degna di nota come pure la tendenza
dei diffusori a “scomparire”, come diciamo noi appassionati. Sempre a proposito
di “condizionamento relativo”, gli Audiovector R3 Arreté sembrano riuscire a
dare ancora di più in termini di profondità ma è giusto evidenziare che tali
diffusori hanno probabilmente regalato, per questo specifico parametro (al
momento) la migliore prestazione in assoluto registrata nello showroom
Consound.
La gamma media
risulta pulita e naturale, leggermente meno in evidenza della gamma medio/bassa
(almeno in questo specifico ambiente di ascolto, ma non è detto…) ben
informativa e decisamente all’altezza di un diffusore economicamente già
impegnativo (intorno ai 5000€…non proprio bruscolini) sebbene non esplicita quanto
quella delle Classic VIII di Fyne che risultano più agili e aperte.
E’ interessante
paragonare questi due diffusori perché sono offerti a prezzi abbastanza comparabili.
In gamma
altissima le Fyne esibiscono un legame enormemente coerente con la gamma media
della quale l’alto appare come naturale estensione senza soluzione di
continuità (un punto di estrema forza in questi diffusori). Le Kef rispondono
con una coerenza superiore alla media anche se forse leggermente inferiore alle
Classic ma con una rifinitura in alto a mio avviso leggermente superiore alle
Fyne sebbene le alte delle Kef restino comunque mai aggressive e non meccaniche.
In gamma bassa
le Kef esibiscono potenza ed impatto da vendere, ottima articolazione, un’estensione
adeguata e capacità di riprodurre una pressione acustica indistorta
notevolissima. Da questo punto di vista, per immanenza, potenza e
coinvolgimento emotivo sono significativamente superiori alle Fyne, pur non
potendo trascurare le implicazioni derivanti dall’interazione con l’ambiente di
ascolto, tutte da verificare per sfruttare al massimo queste torri…in ogni caso
per immanenza, potenza e coinvolgimento nella musica sinfonica (o similari) il
vantaggio esibito in gamma bassa da Kef è significativo.
Diffusori
questi Kef che personalmente promuovo in particolar modo per l’eccellente scena
acustica e per la naturalezza di emissione. Per sfruttarli al meglio,
suggerirei l’abbinamento a sorgenti, amplificazione e cablaggio aperte e
informative in gamma medio alta pur ricordando, come d’uso, che quasi sempre ben
prima di pensare alle “rifiniture” è necessario considerare il preponderante
peso dell’interazione del diffusore con l’ambiente di ascolto.
Buon divertimento
Stefano - Consound
Spedizioni in tutta Italia
Lun-Ven 15-18, Sab 9-12:30 15-19
Per maggiori informazioni
PayPal e Bonifico