Fyne Audio è
un produttore scozzese di diffusori acustici fondato nel 2017 da ex dipendenti
di Tannoy, tra cui il guru dell'audio Dr. Paul Mills. L'azienda nasce con
l'obiettivo di proseguire e innovare la tradizione di eccellenza sonora che ha
reso celebre Tannoy. Il modello F501SP progettato e costruito in Inghilterra è
sicuramente rappresentativo del nuovo corso. Seguono le recensioni del prodotto.
SEGUONO LE
NOTE DEL RECENSORE AMATORIALE ESPERTO PRESSO LO SHOWROOM CONSOUND.
Ascolti effettuati ad aprile con clima caldo, per la stagione, e variabile. Abbiamo ascoltato una coppia di diffusori già usati, anche se non più di tanto, e quindi ragionevolmente usciti dal periodo di rodaggio.
Commenti di
tipo soltanto “pratico” sui diffusori Fyne F501 SP.
Eccoci
nuovamente ad ascoltare un prodotto della ditta scozzese Fyne Audio, altra
marca che da sempre ci ha intrigato per l’eccellente rapporto qualità/prezzo e
prezzo/prestazioni dei suoi diffusori. Come saprete, i diffusori Fyne sono
progettati dal Dottor Paul Mills, che tempo fa progettava i diffusori Tannoy.
Quando la Tannoy, dopo essere prima passata a Harman, con il conseguente ritiro
del fondatore Guy Fountain, poi a TGI, e poi ancora a TC Electronic, per cadere
infine in mano ai cinesi/filippini di Music Tribe: a questo punto, dico, il
Dottor Mills l’abbandonò e si mise in proprio fondando Fyne Audio. In questa
nuova impresa decise di mantenere immutata la filosofia progettuale che aveva
seguito in Tannoy – il che ha senso … si vede che gli piacevano i risultati –,
e in particolare di concentrarsi sull’utilizzo di altoparlanti concentrici per
medie e alte e di adottare svariate tecnologie più o meno proprietarie come
IsoFlare, BassTrax™ Tractrix, eccetera. Chi desiderasse informazioni specifiche
riguardo la costruzione e la componentistica di questi diffusori, come di
qualsiasi altro prodotto di cui a noi qui è possibile solamente proporre poche
essenziali impressioni di ascolto, è pregato di cercare in internet, dove con
un minimo di pazienza è ormai possibile trovare di tutto. Nel caso specifico
dei diffusori Fyne qui in esame si può iniziare dal seguente link:
https://www.fyneaudio.com/product/f501sp/
Fyne a oggi
propone svariate serie di diffusori, di cui la entry level, chiamata con sigle
che iniziano per F3, è la sola a non usare altoparlanti concentrici. Del
modello F302 abbiamo parlato in passato, e confesso che per quanto ho potuto
ascoltare ritengo che sia di gran lunga il miglior diffusore esistente nella
sua fascia di prezzo, che a oggi si aggira sui 650 Euro per la coppia.
Se non avete mai ascoltato un Fyne della serie F3 vi consiglio caldamente di
fare l’esperienza; ricordo ancora una fiera Milano hi-fidelity di qualche anno
fa in cui erano esposti, suonanti, proprio gli F302, e di aver sentito svariati
ascoltatori – che manco a dirlo (ci torniamo fra poco) non conoscevano Fyne
Audio – ritenere che fossero diffusori da 2500 Euro. A mio parere, se non si è
proprio fanatici della spinta in bassa frequenza anche a 2000 Euro è difficile
trovare concorrenti ai Fyne F302 per svariati aspetti, fra cui proprio
l’articolazione (cosa ben diversa dalla spinta) in gamma bassa. In ogni caso
Fyne Audio è un altro esempio di azienda che, almeno in Italia, non conosce
quasi nessuno eppure sforna regolarmente prodotti mediamente superiori alla
concorrenza a parità di prezzo. Potenza della pubblicità …! Fyne, almeno fino a
poco tempo fa, è stata distribuita in Italia da una azienda relativamente
piccola che, contando – un po’ ingenuamente, verrebbe da dire a questo punto –
sulla pura bontà dei prodotti, aveva deciso di non investire più di tanto né in
pubblicità tout-court né in interazioni con le riviste del settore piuttosto
che su Internet, col risultato, tipico dei mercati italiani ma alla fin fine
non solo, che (a) pochissimi negozi erano disponibili a tenere Fyne fra i loro
prodotti e (b) il cliente a cui si proponeva Fyne rabbrividiva con sdegno
perché non l’aveva mai sentita nominare, e “se le cose stavano così ci sarà
pure stato un motivo”. L’idea di scegliere un prodotto audio sulla base di un
ascolto e non sulla sola base del blasone o, peggio ancora, delle sole
recensioni non lo sfiora nemmeno! quanto siamo diventati strani, in questo
nostro mondo moderno. Ma sto divagando … torniamo a noi. Salendo dalla serie F3
c’è la F5 a cui appartengono gli F501 SP di cui parliamo adesso, poi la F7, poi
la F1, che per qualche strana ragione pur avendo il numero più basso è al top
di questa serie di sigle. Infine ci sono due serie con una estetica decisamente
rétro e ammiccante proprio a Tannoy: la Classic e la Vintage, tutte di costo
decisamente elevato. Insomma: un bel po’ di prodotti (forse troppi, a mio
modestissimo parere), adatti un po’ a tutte le tasche. Questi F501 SP sono la
versione “raffinata” del modello base F501, in cui la sigla SP dovrebbe stare
per “Special Production”. Da rilevare subito sia la notevolissima differenza di
prezzo, fra 501 e 501 SP, visto che si passa da quasi 2100 a quasi 4200 Euro di
listino, sia la notevole differenza di costruzione e componentistica, anche se l’estetica
rimane quasi uguale. In effetti la scelta di aggiungere la sola sigla SP a un
prodotto del tutto diverso da quello senza la sigla SP e di costo raddoppiato –
scelta che si ritrova in altri diffusori delle serie F5 e F7 – mi lascia
abbastanza interdetto: sinceramente non capisco perché non dare un nome del
tutto diverso. Ma io di politiche commerciali capisco niente, e devo immaginare
che i signori di Fyne abbiano i loro ottimi motivi. Questi F501 SP sono
diffusori da pavimento a 3 vie ma con due soli altoparlanti almeno in
apparenza: un woofer e un midrange; ma quest’ultimo contiene al centro anche un
tweeter. Sono diffusori in bass reflex verso il basso, per la gioia di chi è
convinto – erroneamente, en passant – che il bass reflex posteriore interagisca
SEMPRE malamente con la parete di fondo, se troppo vicina. I diffusori sono a
sezione rettangolare regolare, con fronte e retro leggerissimamente convessi.
Posano su basi in metallo di ottimo aspetto – molto migliore delle basi delle
F501 standard –, le quali scaricano il peso a terra su quattro (ahimè) punte
avvitate e quindi di altezza regolabile, pure di ottimo e solido aspetto. La
sola cosa delicata, con queste basi, è che se si desidera sostituire le punte
in dotazione con delle rotelle, per rendere possibile lo spostamento dei
diffusori da una zona di “riposo” – ossia accettabile per certe mogli o
comunque in situazioni di convivenza forzata fra catena audio e arredamenti
vari – fino al punto di ascolto, bisogna prestare molta attenzione alla filettatura
dei fori in cui le rotelle si avviteranno, che è di passo Imperiale britannico,
come se a quelli di Fyne non interessasse vendere fuori dal Regno Unito. I
morsetti per i cavi di potenza sono di buona fattura e accettano il biwiring,
che si può collegare con discreta facilità visto che la distanza fra i morsetti
stessi non è troppo ridotta come accade in altri casi. La ditta dichiara una
impedenza nominale di 8 Ohm e una sensibilità di 91dB/1W/1m: dati che sulla
carta garantiscono un facile accoppiamento anche con elettroniche non troppo
sostanziose anche in ambienti non troppo piccoli. In realtà, come vedremo,
questi diffusori hanno una personalità abbastanza spiccata, e l’accoppiamento
con le elettroniche deve essere meditato con una certa attenzione. Il
posizionamento nell’ambiente di ascolto è stato quello che utilizziamo
normalmente, quindi ben distante dalla parete di fondo. In questo caso abbiamo
angolato i Fyne in modo decisamente accentuato, per cercare il massimo
risultato su un fronte in cui un po’ tutti i prodotti Fyne brillano, ossia la
messa a fuoco e la ricostruzione tridimensionale.
Impressioni
generali sul suono dell'impianto nel locale d'ascolto.
Abbiamo
ascoltato questi diffusori inseriti in una catena con sorgente solo digitale,
costituita da uno streamer con meccanica CD dall’eccellente rapporto
qualità/prezzo. Lo streamer era pilotato da Roon per ascoltare soltanto files a
risoluzione non minore di 44.1/16, quindi non inferiore al CD standard. Abbiamo
utilizzato una amplificazione dal costo complessivo adeguato a quello dei
diffusori, con pre e finale dal suono sostanzialmente neutro e analitico, e
abbiamo utilizzato il convertitore presente all’interno del pre, DAC che era
forse l’anello debole della catena. Il collegamento fra finale e diffusori è
stato realizzato con cavi, piuttosto costosi, in biwiring e con conduttori in
argento che, con i giusti accoppiamenti, ci hanno sempre fornito un suono
estremamente luminoso e ricco di dettaglio. Dobbiamo anche dire che gli stessi
cavi, inseriti in altre catene, hanno dato risultati deludenti … per esempio,
sembrano del tutto refrattari ai diffusori B&W. Ma quando suonano bene sono
veramente notevoli, pur non essendo di marca blasonata (e ci risiamo). Abbiamo
avuto il tempo di mettere a confronto gli F501 SP con altri due diffusori. Uno
era di costo leggermente superiore e di impostazione timbrica piuttosto diversa
dai Fyne, l’altro era proprio il Fyne F501 standard, che come detto costa la
metà della versione SP. Eravamo solo curiosi di capire come si confrontasse col
fratello superiore in termini di suono, al di là del costo. Gli F501 SP hanno
immediatamente confermato quanto già sapevamo, per precedenti esperienze
dirette, sulle caratteristiche dei diffusori progettati dal Dottor Mills, ossia
l’incredibile capacità di ricostruzione tridimensionale e soprattutto di
focalizzazione di voci e strumenti, probabilmente dovuta alla scelta
progettuale del tweeter concentrico al midrange, che garantisce una perfetta
messa in fase di tutte le frequenze medie e alte. Il soundstage è ampio e
profondo, ma non è migliore di quello ottenibile anche con il diffusore di
confronto; ciò che veramente eccelle è la messa a fuoco, la precisione dei
contorni, la differente percezione fra le zone dello spazio occupate dagli
strumenti e quelle vuote. Con registrazioni curate l’illusione di presenza
reale nel proprio salotto è veramente forte, e dà grandissima soddisfazione. Dal
punto di vista timbrico le F501 SP forniscono una risposta che non credo
piacerà a tutti, e che a mio parere può e deve essere controllata con una
oculata scelta degli altri componenti della catena per meglio adattarsi ai
gusti personali. Il suono che abbiamo ascoltato con la catena utilizzata, che
privilegia la neutralità, è risultato meno corposo che con i diffusori di
confronto di costo analogo, a vantaggio dell’intelligibilità di certe
esecuzioni ma probabilmente non adatto a tutti i gusti e a tutti i tipi di
musica. Questo è l’aspetto forse più delicato di questi diffusori, che per il
resto – estensione, velocità, impatto, facilità di pilotaggio e soprattutto,
come detto, capacità di focalizzazione – ci sono sembrati al top di quanto
ascoltabile nella loro fascia di prezzo. I diffusori di confronto hanno un
suono leggermente più ricco che a volte forse può debordare in un suono
confuso, specie sul medioalto, hanno una eccellente capacità di muovere aria,
una notevole capacità di messa a fuoco ma non pari a quella degli F501 SP, ma
alla fine con alcune registrazioni ci sono parsi di maggior soddisfazione, con
altre meno. I Fyne F501 standard sono un discorso un po’ diverso. Tempo fa
avevamo messo a confronto i Fyne F500 con gli F500 SP – i due soli diffusori da
stand della serie F5 – riscontrando differenze veramente notevoli in termini di
raffinatezza e gradevolezza a vantaggio degli SP. Ci aspettavamo qualcosa del
genere anche con gli F501, vista anche la differenza di prezzo, e invece siamo
rimasti abbastanza sorpresi, ritrovandoci a meditare, una volta di più, su
quanto poco senso abbia, in ambito di ascolti musicali riprodotti, basarsi
ciecamente su proprie idee preconcette o, peggio ancora, sul parere di terzi,
competenti o meno che siano. Gli F501 base forniscono una resa abbastanza
simile a quella degli SP su diversi parametri, e cedono il passo solo sulla
ricchezza delle armoniche, sulla comprensibilità dei dettagli più complessi e
sulla raffinatezza globale. E suonano un filino più piano, il che all’inizio
potrebbe confondere le idee. Ma le differenze fra i due diffusori sono
certamente molto meno marcate che con gli F500. In ogni caso con questi
diffusori Fyne è tale la goduria nell’ascolto di esecutori che sembrano
presenti di fronte a noi che qualsiasi deviazione di altri parametri
dall’ideale dei nostri gusti può talvolta passare in secondo piano. Questa
capacità di messa a fuoco è proprio intrinseca del progetto, perché l’abbiamo
ritrovata un po’ in tutti i modelli della Fyne, e non richiede speciali
attenzioni nel posizionamento in ambiente, anche se, come sempre, più cura si
presta a questo aspetto migliori risultati si ottengono.
Conclusioni.
Avessi avuto
più tempo e più componenti adeguati a disposizione in negozio, io probabilmente
avrei accoppiato questi F501 SP con elettroniche dal suono un filino più
sostanzioso di quelle fin troppo neutre che abbiamo usato per questi ascolti,
perché i miei gusti personali preferiscono l’equilibrio timbrico un po’ su
tutti i versanti e preferiscono casomai un eccesso di dolcezza e di
raffinatezza piuttosto che un eccesso di analiticità. Nella nostra catena
abbiamo invece ottenuto un suono che mi è parso un po’ leggero, almeno con
alcune registrazioni che mi avevano abituato diversamente. Ma chi ama la
chiarezza, la facilità di decifrazione delle trame strumentali e in generale
l’immediatezza della ricezione del messaggio musicale non avrà assolutamente
alcuno dei miei dubbi. Per tutti gli altri aspetti questi sono diffusori che
non si possono ignorare, nella loro classe di prezzo. La loro capacità di messa
a fuoco li pone al top assoluto del panorama, anche andando verso livelli di
costo ben superiori, e quindi direi senza tanti patemi che siano diffusori
superconsigliabili, almeno per qualche ascolto in condizioni decenti, a tutti
gli appassionati che, come me, ritengono questo aspetto – la focalizzazione –
forse anche più essenziale della linearità e della estensione in frequenza.
__________________________________________________
Impianto audio formato da:
· server
Roon per la gestione dei files audio residenti su HD di server dedicato con
alimentazione esterna Keces P14
· streamer
Leema Stream IV
· DSP
MiniDsp Flex
· DAC
interno del preamplificatore Leema Neutron
· pre
Leema Neutron e finale Leema Graviton
· cavi digitali coassiali Thender
· cavi di segnale Audioquest Diamond rca
· cavi di potenza MIT SL6
· cavi
di potenza Woodson/Zen in biwiring
· diffusori
di confronto: Audiovector QR 5 SE e Fyne Audio F501.
Locale d'ascolto a piano terra con pareti in muratura, pavimento su terra, dimensioni 8x4.5x3 circa, fortemente trattato con DAAD, Tube Traps e altri pannelli diffusori/assorbenti alle pareti e a soffitto. Acustica del locale in generale (ossia un po' con tutti gli impianti che mi è capitato di ascoltarci) tendente all'asciutto e arioso con un problema di risonanze modali attorno ai 40 e ai 100 Hz.
Diffusori collocati a circa un quarto della lunghezza della stanza, puntati verso laparete più vicina, a circa 1.5 metri dalla posizione di ascolto e a circa 100 cm dalle pareti laterali. Decisamente orientati verso il punto di ascolto.
ULTERIORI COMMENTI DI STEFANO
Le
produzioni Fyne sono molto variegate e avendo utilizzato sigle simili per
modelli differenti, a qualche appassionato potrà tornare utile qualche
informazione esplicativa.
Fyne Audio
F501SP è un diffusore da pavimento a 2.5 vie, con porta reflex a emissione
verso il basso implementata con il caratteristico sistema di Fyne chiamato
BassTrax Tractrix. Questo diffusore è equipaggiato con un driver coassiale da
150mm con cono multi-fibra per le medie/basse frequenze e un tweeter a cupola
in magnesio da 25mm al centro dotato di magnete al neodimio e surround
FyneFlute. Dispone inoltre di un ulteriore driver da 150mm con cono multi-fibra
e surround FyneFlute per estendere la risposta sulle basse frequenze. Il tutto
consente una risposta in frequenza (-6dB tipica in ambiente) che secondo il
costruttore si estende da 36Hz a 34.000Hz, una sensibilità (2.83 Volt @ 1m) di
91dB. Il diffusore è caratterizzato inoltre da un’impedenza nominale di 8 Ohm,
una potenza raccomandata dell'amplificatore: 30 - 180 Watt RMS, frequenze di
crossover: 250Hz e 1.7kHz.
Con nomi
similari e anche una notevole somiglianza estetica qualcuno avrà notato
prodotti Fyne di prezzi estremamente distanti.
Con la sigla
F501 l’appassionato può essere incappato, in ordine crescente di prezzo, nei
modelli F501E, F501 e l’F501SP.
Questi
diffusori sono derivati dal modello F501 che di primo acchito sembra appare
molto simile alla versione F501SP sebbene quest’ultima (“Special
Production") presenti miglioramenti significativi rispetto al modello
standard:
L'F501SP
utilizza un driver IsoFlare derivato dalla serie F700, con un magnete al
neodimio per una maggiore efficienza e controllo.
L'F501SP
adotta un crossover significativamente migliorato con componenti di qualità
superiore mutuati dalla serie F700, inclusi induttori a nucleo laminato a basse
perdite, condensatori in polipropilene di alta qualità e cablaggio interno Van
Den Hul placcato in argento.
L'F501SP è
dotato di un sofisticato piedistallo a doppio strato in alluminio lavorato,
simile a quello delle serie F700 e F1, che offre maggiore stabilità e un
migliore smorzamento delle vibrazioni (l'F501 utilizza un semplice plinto in
MDF).
L'F501SP
introduce un quinto terminale sul pannello di connessione per la messa a terra
del telaio del driver, riducendo le interferenze a radiofrequenza e migliorando
la purezza del segnale. L'F501 non presenta questa caratteristica.
Il mobile
dell'F501SP beneficia di pannelli in MDF più densi e di un sistema di
smorzamento interno più elaborato per controllare meglio le risonanze.
L'F501SP ha
una sensibilità leggermente superiore (91dB) rispetto all'F501 (90dB).
A qualcuno
interesserà inoltre sapere che l'F501SP è costruita a mano nel Regno Unito,
mentre l'F501 è progettata in Inghilterra ma prodotta in Asia.
Non ultimo
l'F501SP presenta dettagli estetici migliorati, come finiture in vero legno
impiallacciato lucido (inclusa l'opzione Piano Gloss Walnut), bordi in
alluminio con taglio a diamante sui driver e un piedistallo in alluminio
anodizzato. L'F501 invece offre finiture in rovere o nero frassino e opzioni
laccato nero o bianco lucido.
Da notare
che Fyne ha più recentemente deciso di realizzare anche un diffusore ancora più
abbordabile sempre derivato dalla F501 che, esattamente in direzione opposta
alla Special Production, risparmia su alcuni elementi costruttivi e di finitura
per offrire la tecnologia coassiale anche su di un diffusore economicamente
ancora meno impegnativo; tale modello si chiama F501E.
Dal punto di
vista sonico la mia impressione è i diffusori della gamma 500 (mancano
all’appello di ascolto solo le recenti e più economiche “E”) sono
caratterizzati da elementi comuni tra cui una coesione impressionante tra gamma
media e alta, una straordinaria ricostruzione scenica, una vitalità ed effetto
presenza degli esecutori eccitante, una gamma alta che predilige la riduzione
ai minimi termini dell’artificiosità tipica hifi a scapito piuttosto
dell’estrapolazione dell’ultima micro-informazione. Ciò non toglie che molti
ascoltatori possano preferire una maggiore morbidezza e calore nel medio, un
ascolto più rilassante, meno adrenalinico, una maggiore propensione al cesello
in gamma altissima. Fyne con le serie 500 avrà sicuramente convinti sostenitori
e insieme detrattori.
Se il
modello da supporto F500SP è riconoscibile nel giro di 10 secondi di ascolto
rispetto allo standard F500, i due modelli da pavimento (l’F501SP oggetto della
prova rispetto all’F501 standard) invece richiedono un ascolto più prolungato.
Non che le differenze non emergano (ci mancherebbe) e che non siano tutte a favore
della versione SP ma il carattere dei diffusori da pavimento è molto simile. Importante
Forse la
differenza sostanziale sta nel fatto che potrei immaginare un appassionato che
apprezza la F500SP ma non la F500 (in determinati e più rari contesti
addirittura il contrario) ma non penso che possa accadere per il modello da
pavimento. A fronte di una prova comparativa (come successo nello showroom
Consound) è accaduto ripetutamente che l’ascoltatore abbia scelto di spendere
considerevolmente di più per le 501SP ma pur sempre elogiando le F501
standard.
La piccola tromba che direziona l’emissione del tweeter e il sistema BassTrax agevolano il posizionamento in ambiente di tutti i prodotti della serie 500 (soprattutto in relazione all’estensione e alla potenza di "questo" basso) ma come d’uso, per l’ottenimento di risultati di livello elevato suggerisco di curare in modo attento il posizionamento dei diffusori all’interno dell’ambiente di ascolto e di compensare i nefasti modi di risonanza (praticamente immancabili negli ambienti chiusi).
Spedizioni in tutta Italia
Lun-Ven 15-18, Sab 9-12:30 15-19
Per maggiori informazioni
PayPal e Bonifico